Ravine

2000
FOR
flute
DURATION
15'
COMMISSION
Mr. Mario Caroli
FIRST PERFORMANCE
25.09.2000, Strasbourg, Festival Musica, Mario Caroli
PUBLISHER
CATALOGUE NUMBER
S. 11919 Z.
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Audio extracts

Ravine (1) - first fragment (beginning of the piece), M. Caroli, dur. 0:57, commercial CD by SVaNa
Ravine (2) - second fragment (last page of the piece), M. Caroli, dur. 1:40 - commercial CD by SVaNa
Ravine - Mario Caroli - CD recording (SVaNA, SVN001, 2001)

Introduction

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La musica nasce come un orrido: attraverso un processo lento, inesorabile e invisibile. Stai percorrendo, soprapensiero, una strada, e a un tratto t’accorgi che il paesaggio è mutato, che sei in una gola che ti soggioga con la sua architettura incombente, col mistero della sua formazione. In basso, dove non vedi, senti scorrere, eterna, l’acqua che è all’origine di tutto. L’acqua la cui azione è così minima, discreta, intangibile, eppure esatta, unica e irripetibile. Da dove viene, questo spazio in cui ti trovi ad abitare all’improvviso e della cui genesi hai perso memoria?

Ravine è una parola inglese che attraverso il medio francese risale al latino. Nel suo lento snodarsi attraverso i secoli dell’evoluzione linguistica allude alla “rapina” dell’azione dell’acqua, cioè alla sua violazione: allo scavo e al dilavamento, all’erosione a alla corrosione.

L’italiano gravina, però, ha percorso la strada della grava del latino volgare: la sabbia, o renella, o ghiaia, di origine celtica, che forma il greto di un corso d’acqua. L’inglese conserva anche questo significato nella parola gravel, ma l’ha imparato, ancora una volta, dal francese. Grève, a sua volta, risale al XII secolo - e certamente ha natali comuni alla grava italiana -, ma sta oggi anche per “sciopero”, perché è sul greto della Senna, nell’antica Place de Grève, che si radunavano le persone in attesa di un lavoro.

All’estatica meraviglia che procurano le vie delle parole - e della musica, e della natura - contribuiscono le coincidenze: la grava è anche la voragine tipica delle rocce calcaree delle Murge pugliesi, ai cui piedi sorge Pezze di Greco. Di dove viene Mario Caroli, al quale questo pezzo è dedicato e per il quale fu scritto ben prima della scoperta di ogni definizione. (Come sempre accade.)

Paola Loreto, June 2000
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